Quando sei Fico e la cosa non è necessariamente un bene
Ah, le fake news. Diciamocelo chiaramente, in un modo o nell'altro tutti siamo stati in un certo senso protagonisti di fake news. Vi ricordate quando la cugina -magari un po' invidiosetta- metteva in giro la voce che durante la grigliata di Pasquetta tra amichetti era scappato un bacino con tale GianPierMariaFrancesco, il ragazzetto più brutto della scuola, e allora partiva il disastro sociale? Ecco, le fake news funzionano più o meno così. Immaginate adesso che la cugina si sia compiaciuta della cosa, ci abbia preso gusto e abbia iniziato a farla con cadenza sistemica, magari su web, decidendo con discreta convinzione che quello sarebbe stato il suo lavoro. Già, perchè il "creatore di fake news" è un lavoro, e spesso anche molto gratificante dal punto di vista economico. Soprattutto quando parli di politica.
E fu così che neanche il neoeletto Presidente della Camera riuscì ad evitare di entrare nel vortice delle fake news. Dopo essere risultato in qualche modo imparentato con Raffaella Fico, Luis Figo e persino con Bello Figo Gu, Roberto Fico è stato reso protagonista di una serie di fake news più o meno fantasiose, più o meno creative, tra cui quella più discussa: "Ma è vero che Fico va a lavoro con i mezzi pubblici?"
"Che bravo, lui si che incarna il modello di bravo politico!" o "Quanto l'ha pagato il fotografo?". Chi crede ad una cosa, chi ad un'altra. Ma la vera domanda è sempre e una sola: è davvero così importante saperlo?
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Ivanka Trump e il piccolo chimico
Siamo onesti: non è per niente facile piacere agli altri, soprattutto se di cognome fai Trump. Eppure Ivanka, la bionda figlia del Presidente degli Stati Uniti, ci prova, volenterosa, anche se con esiti non sempre così tanto convincenti. E questa volta si è resa protagonista di una modesta gaffe che non è passata inosservata agli occhi vigili dei suoi 4.2m di followers su Instagram. Il risultato? Un gentile hashtag #epicfail e tanti, tantissimi commenti di haters vari ed eventuali. Ivanka si è fatta fotografare in un laboratorio con tanto di camice, occhiali, provette e guanti in lattice con l'intento di sensibilizzare sui temi della formazione e dello sviluppo(#WorkforceDevelopment). Tutto bene se non fosse stato che gli utenti più attenti abbiano fatto notare la violazione di alcune regole base di sicurezza di un laboratorio: guanti troppo larghi, provetta all'altezza del viso, mascherina inesistente e soprattutto capelli sciolti lungo le spalle.
1,2,3...sguinzagliate i commenti e la creatività. Coraggio Ivanka, andrà meglio la prossima volta.
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Buona Pasqua e buone abbuffate di cioccolato: i 10 best meme
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