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Cristina Cannata

WhatsBuzz - Tra la fine dei meme e l'arrivo di YouTube Music, c'è di mezzo un Salvini...


Ue, riforma del copyright: addio ai meme?

Che sia l'inizio della fine dell'Internet libero? Censura? Così dicono per lo meno gli attivisti.

Lo scorso 20 Giugno la commissione Giuridica dell'Europarlamentare ha approvato la direttiva proposta dalla Commissione Europea nel 2016 circa alcune disposizioni del Digital Single Market riguardanti la riforma del Diritto d'Autore.

Gli articoli messi sotto accusa sono due:

- l'articolo 11: o link tax, ossia una vera e propria tassa sui link che obbliga gli snippet ad avere una precisa licenza da parte degli editori; in parole povere Google (tra i tanti) dovrà pagare gli autori dei contenuti diffusi sulle proprie piattaforme.

- articolo 13: upload filter, mirato ad impedire il caricamento di contenuti non protetti da copyright intimando le piattaforme ad installare degli appositi filtri.

Correttezza o atto di censura? Il confine è altamente soggettivo. Fatto sta che la cosa potrebbe significare la morte dei meme... e questa cosa non ci piace neanche un po'.

Benvenuto in Italia, YouTube Music!

Fiocco rosso (?) in casa Youtube: arriva finalmente anche in Italia YouTube Music, la nuova piattaforma di streaming musicale che armata fino al midollo è pronta a dar filo da torcere a Spotify, Prime Music di Amazon, Google Play Music.

Tutto regolare: costo 9.99, versione gratuita con pubblicità, versione Premium senza tutte le varie ed eventuali rotture di ciondolini. Puoi scaricare i brani, ascoltarli offline e blablabla.

Il punto di forza di questa nuova app? Il catalogo: accanto alla musica già presente su altre piattaforme, YouTube Music proprone anche cover, brani live, spezzoni di concerti, remix, artisti particolarmente introvabili (tipo Il Piccolo Lucio). In più è possibile avviare una ricerca anche senza sapere nome dell'artista o titolo del brano, ma solo fornendo un indizio, l'acclarato NaNaNa Na NaNa.

A tenere il braccio a YouTube Music spunta anche YouTube Premium che alla modica cifra di 11,99 euro offre anche show originali.

Ora non avete più scuse per ascoltarvi la musica su YouTube "perchè questa versione qua non c'è" e/o "che è una piattaforma streaming?": avanti, fate i seri.

In Italia tutto bene (?)

*Premessa: questo articolo sarà pieno di punti interrogativi fra parentesi*

Finalmente, in Italia abbiamo un governo. Finalmente...(?). Tra Conte che porta in giro per l'Europa il suo faccino pulito (?) e Di Maio che ha scoperto questa splendida passione per dirette Facebook (!), nel mezzo c'è Salvini che sta facendo cose. Un sacco di cose.

Dopo la storia di Aquarius e la chiusura dei porti, la storia di togliere la scorta a Saviano, il volenteroso Matteo sta cavalcando con impetuosa convinzione verso una meta: "L’obiettivo del governo è avere maggiori controlli, minori sbarchi, meno morti e maggiori espulsioni. Ai rifugiati garantiamo tutto il necessario; agli altri ci permettiamo di dire, ma come del resto fanno tutti gli altri Paesi, che 'non ce la facciamo ad aiutare tutti'".

Ecco, tra le persone che non stanno tanto simpatiche al Ministro dell'Interno ci sono i Rom: "Occorre una ricognizione per vedere chi, come, quanti sono, rifacendo quindi il censimento. Facciamo un'anagrafe, una fotografia della situazione. Se gli stranieri irregolari vanno spulsi, i rom italiani purtroppo te li devi tenere a casa". Purtroppo (?).

Questa è grossina, Matteo, tanto da far aprire la bocca anche a Mentana che è apparso il tv con tanto di schedatura della razza ebraica del 1939.

E tra una cosa e l'altra -l'ultima la querela da parte di Roberto Speranza-, il popolo italiano si esprime...

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