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Anche un chatbot può diventare una celebrità


 

kendall jenner ai

 

Anche un chatbot può diventare una celebrità

Int. Ufficio - Giorno


Un uomo, Stefano, sta seduto davanti al suo computer.

Scorre le notizie, poi si ferma, non riesce a togliere lo sguardo da quel titolo

''Kendall Jenner sarà la tua nuova assistente intelligente''.

Fine Int. Ufficio - Giorno


No, non è la sceneggiatura di una puntata di Black Mirror, anche se ricorda per certi aspetti ''Joan è terribile'', il primo episodio dell'ultima stagione.

È una piccola e reale descrizione di un momento vissuto nel nostro ufficio.

Tra le tante notizie, le call e gli impegni quotidiani rischiava di perdersi ed essere considerato un fatto normale.

E invece no, le cose stanno cambiando e ora vi spieghiamo come.

Torniamo indietro di qualche giorno, siamo nel weekend del 27 e 28 Settembre, Meta ospita il Meta Connect 2023, un evento dedicato al Metaverso. Tra i vari importanti momenti, uno spicca su tutti.

È una dichiarazione di Mark Zuckerberg che annuncia ''Meta AI'' e ''Celebrity AI''. Nuovi assistenti AI generativi basati sul modello linguistico Llama 2.

Il secondo, ''Celebrity AI'' è davvero curioso, vogliamo saperne di più. È un chatbot con più personalità e interessi unici collegati.

Noi lo leggiamo come un tentativo di umanizzare l'intelligenza artificiale. Rendendo la sua immagine amica, simpatica e più ''vicina''. La grande novità sta quindi nelle personalità del chatbot prese da 30 celebrità che hanno venduto la loro immagine a Meta. Kendall Jenner diventa ''Billie'', la sorella maggiore che hai sempre desiderato e che non ti fa nemmeno un dispetto! Chris Paul diventa l'esperto di golf ''Perry'', Snoop Dogg diventa ''Dungeon Master'', Paris Hilton diventa ''Amber'', la detective del web pronta a risolvere ogni mistero. Durante l'evento, Meta ha specificato che questi personaggi rappresentano le personalità del chatbot, non corrispondono totalmente a quelli reali.

Giusta precisazione in quanto i bot hanno dei profili social (Instagram e Facebook) e sono identici in termini di voce e aspetto fisico alle loro personalità.

Perché Meta ha creato tutto questo? Per innovare e sorprendere il pubblico. Per contrastare TikTok e altre intelligenze artificiali come Chat GPT. Contenitori, per alcuni, più divertenti e veloci dei social di Zuckerberg. Si scrive Meta AI, si legge strategia di marketing.

L'obiettivo è colpire positivamente le fasce più giovani della popolazione, fare branding attraverso uno strumento unico e mantenere gli utenti per il maggior tempo possibile sulla piattaforma.


Una sfida.


Come sfide sono quelle rivolte a valori quali etica e trasparenza.

Facili vittorie o pericolose insidie? Solo il tempo saprà risponderci.


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