Per i digital marketers l'uscita annuale del Report Digital di We Are Social è un appuntamento fisso.
Ci eravamo lasciati a Febbraio con l’ultima analisi della situazione italiana (qui puoi rileggere il nostro articolo se ancora non lo avessi fatto), che già sottolineava l’enorme e crescente importanza del web.
Ma com'è cambiata la nostra vita ai tempi del COVID-19?
Il coronavirus, negli ultimi tre mesi, ha profondamente cambiato tutti gli aspetti delle nostre vite e, ovviamente, anche il mondo del digital è stato travolto dal vortice.
Tra il necessario ricorso allo smart working, l’utilizzo quotidiano dei social network e una corsa agli acquisti sui moltissimi siti di e-commerce... diamo un’occhiata agli highlights più rilevanti e curiosi dello Speciale Report Digital 2020.
Partiamo col dire che, come c’era da aspettarsi, l’indagine rivela come il numero di persone attive online si stia alzando notevolmente, soprattutto il numero di coloro che prediligono l’uso dei social network (per sopperire alla mancanza degli affetti lontani o per semplice noia?).
Ma il bacino di utenti non è l’unico dato in aumento, anche il tempo speso online e sui nostri device è aumentato a dismisura.
Addirittura, l’indagine riporta che molte persone prevedono di continuare le loro nuove abitudini digitali anche dopo il coronavirus: 1 utente su 5 dichiara che proseguirà a guardare più contenuti in streaming e 1 su 7 afferma che continuerà a spendere più tempo sui social media.
Nonostante l’incremento dell’utilizzo dei social si riferisca principalmente agli utilizzatori più giovani, ben un terzo degli utenti dei social media in questo periodo di lockdown risulta essere nella fascia tra i 45 e i 65 anni.
Quindi via libera al divertimento e alla sperimentazione di questi nuovi metodi di comunicazione che, anche in questi momenti di lontananza, ci permettono di rimanere in contatto con i nostri cari.
Quali i social più utilizzati?
Primo fra tutti, si riconferma Facebook, seguito da YouTube (che non ha rivali in quanto a contenitore di video di ogni genere) e dagli altri social del colosso Zuckerberg (WhatsApp, Messenger e Instagram). Da segnalare, però, rimane la straordinaria crescita di TikTok, che si è diffuso ormai anche tra gli adulti e sta dando del filo da torcere ai social più “tradizionali”.
L’aumento dell'engagement su queste piattaforme, inoltre, ha spinto molti brand a ricorrere maggiormente alla pubblicità online e alle sponsorizzazioni, facendo anche lievitare i prezzi di quest’ultime (saranno contente le influencer!).
Eppure il futuro dei social media sembrano essere le app per le videochiamate di gruppo. Basti fare l’esempio di Zoom, che appare la vincitrice tra tutte le applicazioni che ci offrono questo servizio e che, in pochissimi mesi, ha raggiunto i 200 milioni di utenti attivi al giorno (numero 20 volte maggiore rispetto a quello registrato prima della pandemia!).
Houseparty si rivela, invece, leader indiscusso tra i giovani, che la utilizzano per colmare la mancanza delle serate trascorse in compagnia di amici.
E quali sono invece device più utilizzati per navigare sul web?
Che sia per praticità o per qualsivoglia motivo, il preferito rimane sempre lo smartphone, seguito dai computer fissi e portatili. L’utilizzo dei tablet, invece, risulta in netto calo rispetto all'anno precedente - segno che, probabilmente, nel lockdown generale è venuta meno l’utilità della loro principale caratteristica: essere facilmente trasportabili. Una piccola percentuale di utenti, invece, rimane fedele all'utilizzo del web su altri device, ad esempio quelli destinati al gaming, settore che è aumentato rispetto al 2019.
Il Report di aprile 2020, non si limita solo a pubblicare le statistiche sugli utilizzi a livello globale.
È doveroso, infatti, sottolineare anche il calo della velocità di internet che quasi tutto il mondo ha subito in seguito all'eccessiva domanda di rete mobile; anche il nostro bel paese registra infatti un 16% in meno rispetto all'anno precedente. I più curiosi potranno confrontare i dati dei diversi paesi del mondo:
Il report, infine, redatto in una condizione di estrema difficoltà economica per tutti, sottolinea anche come l'odierna situazione si sia trasformata in un’opportunità di crescita per alcune aziende che forniscono servizi digitali per l'istruzione, per il lavoro remoto o ad applicazioni per il live streaming e l’intrattenimento.
Il nostro modo di comunicare e navigare sul web è necessariamente cambiato, ma...
Alla fine della pandemia ritornerà tutto come prima o continueremo a cavalcare questa ondata digital?
Vi lasciamo con questa domanda sperando che, nonostante tutto, arrivi presto il momento in cui tutti noi potremo spegnere il cellulare e goderci una chiacchierata dal vivo con gli amici o sostituire le tanto in voga serie TV in streaming… con un bel film al cinema (senza offesa per Netflix!).
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